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mercoledì 10 maggio 2017

Viva l'arte Viva alla Biennale di Venezia 2017


Finalmente una Biennale che non vuole porsi in modo pedante e scolastico con proclami altezzosi e spesso molto inutili.
La Biennale dimette il ruolo saccente delle finta cultura impegnata e torna a fare il suo mestieri cioè interessarsi alla creatività artistica, alla capacità di un artista di porsi nel suo tempo ed esprimersi / esprimerlo.
La scelta della curatrice francese, Christine Macel, mi piace molto, almeno per ora sulla carta.
Questo tentativo di capire se c'è ancora arte e porla al centro del dibattito e non usarla per parlare di tutto e di nulla, è già una scelta coraggiosa. Lasciare le aspirazioni simil-culturali di tanti critici che si ergono a saccenti del mondo tutto, troppo spesso protetti nel mondo sicuro e tranquillo del benessere medio borghese.
Fra pochi giorni si capirà se effettivamente l'arte oggi ha ancora un ruolo significativo nell'ambito delle arti visive e se essa è così ampia come i tempi odierni richiedono.

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